Andrea Calabro si racconta, “Ogni cavallo ha tempi e potenzialità diversi”
Andrea Calabro, nato e cresciuto in una famiglia profondamente legata all’equitazione, ha saputo trasformare un’eredità familiare in una carriera che oggi lo vede protagonista sui palcoscenici più prestigiosi del circuito internazionale del salto ostacoli. Oggi riportiamo l’intervista di HSJ a questo giovane cavaliere che, passo dopo passo, si sta guadagnando il suo posto nell’élite di questo sport.
Le radici di Andrea affondano in un ambiente che ha fatto dell’equitazione una vera e propria vocazione: suo padre, cavaliere professionista, ha partecipato a competizioni di alto livello, tra cui Coppe delle Nazioni e concorsi a cinque stelle, mentre sua madre ha contribuito con il suo supporto nella gestione e nell’educazione sportiva. Crescendo, Andrea non poteva che respirare questa passione, che lo ha portato a iniziare con i pony, un percorso comune per i giovani cavalieri.
“Sono cresciuto osservando mio padre competere e allenarsi con grande dedizione,” racconta Andrea. “Quell’esempio mi ha insegnato il valore del duro lavoro e dell’umiltà, qualità indispensabili per emergere in questo sport.”
Gli anni delle prime vittorie
Il talento di Andrea si è manifestato fin dai primi anni, quando ha iniziato a ottenere risultati significativi come parte della squadra italiana Young Riders. Le sue vittorie in diverse Coppe delle Nazioni sono state il preludio di un futuro promettente. “Ricordo ancora la prima volta che ho vinto con la squadra italiana: è stato un momento speciale, ma anche una grande responsabilità,” spiega. “Questi risultati mi hanno dato fiducia per affrontare la transizione al livello senior.”
Con il passaggio alla categoria senior, Andrea ha continuato a crescere, vincendo una medaglia di bronzo al Campionato Italiano Assoluto e debuttando nel Rolex Grand Prix di Roma. Per un cavaliere italiano, competere al Foro Italico rappresenta non solo un sogno, ma anche un’occasione unica per confrontarsi con i migliori al mondo: “Il Foro Italico è un luogo magico. Ogni cavaliere sogna di gareggiare lì, e quando lo fai, senti il peso della tradizione e della storia,” ricorda Andrea.
Un ponte tra Italia e Paesi Bassi
La carriera di Andrea non si limita ai confini nazionali: il suo trasferimento nei Paesi Bassi, un vero epicentro per il mondo equestre, è stato un passo strategico per ampliare le opportunità di crescita. A Deurne, Andrea ha fondato il suo centro ippico, che gli permette di continuare a partecipare a competizioni di alto livello combiando l’attività di vendita cavalli.
“I Paesi Bassi offrono un ecosistema unico,” sottolinea Andrea. “Qui posso lavorare con cavalli giovani di grande talento e prepararli per gare importanti. È anche un punto strategico per partecipare ai migliori eventi europei.”
Nonostante la distanza, Andrea mantiene forti legami con l’Italia, dove la sua famiglia gestisce il Circolo Ippico Toscano a Firenze. “La mia famiglia è la mia base,” afferma. “Mi supportano costantemente e mi ricordano l’importanza di rimanere con i piedi per terra, anche quando ottieni grandi risultati.”
La quotidianità di un campione
Andrea ci ha portati con lui in una sua giornata-tipo: come ben sa chi appartiene a questo mondo, la sveglia la mattina suona molto presto. La routine di Andrea, studiata nei minimi dettagli, è pensata per garantire il massimo benessere dei suoi cavalli, infatti il giovane cavaliere organizza in modo estremamente meticoloso gli allenamenti, alternando con attenzione momenti di lavoro e di riposo.
“La relazione con i miei cavalli è tutto,” spiega. “Non sono solo atleti, ma veri partner. È fondamentale conoscerli a fondo, rispettare i loro ritmi e creare un rapporto di fiducia.”
Particolarmente significativo è il legame con That’s Me, che Andrea descrive come un compagno insostituibile. “Con lui ho vissuto alcuni dei momenti più emozionanti della mia carriera. Quando siamo in gara, siamo una squadra, ma fuori dal campo siamo amici. Passare del tempo con lui mi aiuta a mantenere l’equilibrio.”
Un sogno costruito passo dopo passo
Gli obiettivi di Andrea sono chiari: crescere come cavaliere, ampliare la sua scuderia e competere ai massimi livelli. Il suo approccio, però, è improntato alla pazienza e al rispetto per il processo di crescita suo e dei suoi cavalli: “Ogni cavallo ha tempi e potenzialità diversi,” spiega. “L’importante è valorizzare le loro caratteristiche, senza forzare i risultati.”
Tra i suoi traguardi futuri c’è il desiderio di continuare a competere in eventi prestigiosi come il Rolex Grand Prix e di rappresentare l’Italia sulle scene internazionali più prestigiose. “Portare la bandiera italiana in competizioni come queste è un onore e una responsabilità. Mi spinge a dare sempre il massimo.”
Con il suo talento e il suo impegno, Andrea Calabro rappresenta la nuova generazione di cavalieri italiani che punta a lasciare un segno indelebile nel mondo del salto ostacoli. La sua esperienza è un esempio di come passione e duro lavoro possano trasformare un sogno in realtà.
Alessandra Ceserani | Ph Stefano Secchi
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