Gilles Thomas campione di stile e di sana sportività
Gilles Thomas su Luna van het Dennehof ph. Stefano Secchi
Gilles Thomas, cavaliere belga di talento, ha vinto il Campionato Belga 2024, per la seconda volta, durante l’evento tenutosi a Lanaken. Ha conquistato il titolo con la sua cavalla Luna van het Dennehof, sottolineando l’importanza del supporto del suo team per raggiungere questo risultato. Luna ha una storia speciale, essendo figlia di Valencia, cavalla che si era piazzata seconda nello stesso campionato sotto la guida dello zio di Gilles, Marc Van Dijck.
Ermitage Kalone
La combinazione di talento e affinità tra cavaliere e cavallo ha reso Ermitage Kalone uno dei partner più importanti per Gilles Thomas nel salto ostacoli.
Cavallo straordinario, è figlio di Catoki, vincitore di molte categorie internazionali, piazzato in Gran Premi 1,55 m sotto la sella di Philipp Weishaup, e di Bellaventure Kalone, che appartiene ad una eccezionale linea femminile.
Catoki ha vinto il GP CSI5*-W a Bordeaux e il CSI5* a Vigo, ottenuto un secondo posto nel GP CSI5*-W a Helsinki, arrivando terzo nel GP CSI5*-W a Oslo, sesto nel CSI5*-W a Stoccarda e Leipzig e, infine, vincitore della Coppa delle Nazioni dello CSIO di Hickstead.
Dopo aver vinto il Campionato Belga impressionando per tecnica, stile e facilità di salto la prestigiosa e competente platea di Lanaken, Ermitage Kalone è diventato lo stallone più richiesto al mondo e di cui tutti parlano.
L’obiettivo più sorprendente per questo binomio sono stati senza dubbio le recenti Olimpiadi di Parigi. Ottavo nella prova a squadre con il team composto da Wilm Vermeir in sella a Iq Van Het Steenje e Jerome Guiery con Quel Homme de Hus. Thomas nella gara a squadre, nonostante due errori commessi nel primo round, è riuscito a rimanere freddo concludendo il secondo giro con un bellissimo percorso netto costruito dal grande Santiago Varela. A livello individuale ha terminato con un egregio 15mo posto. Grandi risultati quindi per questo binomio; ad esempio, nel 2022, ha messo a segno un terzo posto nel Longines Global Champions Tour di Madrid.
Ermitage Kalone ha permesso a Thomas di competere ad alti livelli e di ottenere ottimi risultati, anche in concorsi di spessore. Gilles ha saputo ben alternare il suo compagno con altri soggetti interessanti, riuscendo in questo modo a diventare un protagonista dell’equitazione mondiale. Pensa già a competizioni future importanti come i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, occasione in cui il cavallo avrà già 14 anni.
Il carattere e la determinazione
Già vincitore di diverse medaglie e con un palmarès ricco di successi internazionali, tra cui la partecipazione alle Olimpiadi e una vittoria nel Grand Prix di Shanghai, è riconosciuto per il suo approccio modesto ma determinato.
Il suo spirito di squadra e l’attenzione verso i dettagli, come la cura dei cavalli, sono stati fondamentali nel suo percorso di successo. Gilles rimane una delle figure più promettenti e rispettate nel panorama del salto ostacoli mondiale.
L’incontro con Thomas a Lanaken 2024 – Vincitore del Campionato belga
Nato nel 1998, è cresciuto in una famiglia profondamente coinvolta nel mondo dei cavalli, suo zio, Marc van Dijck, ha svolto un ruolo fondamentale nella sua formazione e carriera.
Nel 2016 è stato nominato Talento belga dell’anno e da allora la sua carriera non ha fatto che progredire. Nel 2017 ha debuttato nelle competizioni a cinque stelle e nel 2022 ha raggiunto un nuovo traguardo vincendo il suo primo Gran Premio a cinque stelle a Hickstead.
Nello stesso anno, ha anche aiutato il Belgio a vincere la finale della Coppa delle Nazioni a Barcellona, assicurandosi un posto per il Belgio alle Olimpiadi di Parigi del 2024.
Il suo stile di equitazione, calmo e strategico, è incentrato su un’ampia gamma di fattori. Si concentra sulla costruzione della fiducia nei suoi cavalli e questo modo di essere gli è valso gli elogi di veterani dell’equitazione come Jérôme Guery e Gregory Wathelet.
Hai iniziato a montare a cavallo molto giovane. A che età hai cominciato a partecipare ai concorsi?
“Ho iniziato davvero presto, a 7 anni. Partecipavo già ai concorsi e montavo sempre da mio zio. Non avevo molti pony, e ho smesso di montare pony proprio a 7 anni perché mio zio aveva tanti cavalli e ho preferito concentrarmi su quelli.”
Hai avuto molto successo, quali sono i risultati di cui sei più orgoglioso?
-“Ho vinto una volta il titolo individuale Junior e con la squadra ho conquistato 4 medaglie. Ho partecipato a otto campionati europei. Uno dei cavalli che mi ha dato più soddisfazioni è stato Conaro, un Holsteiner, con cui ho vinto anche il campionato Junior del Belgio.”
Come è iniziato il tuo rapporto con Hermitage?
“Appartiene a un cugino di mio zio, lo ha preso quando aveva solo un anno. A 6 anni, è venuto da me e l’anno dopo ho partecipato a Lanaken. Fin dal primo momento ho capito che era davvero un cavallo speciale.
Qual è stato il momento in cui hai sentito di avere un legame speciale con Hermitage?
“A 8 anni abbiamo trovato davvero un feeling speciale. Era ancora un po’ inesperto, ma nonostante questo ha fatto tantissimo quell’anno. A 9 anni ha vinto il campionato del Belgio, è stato davvero fantastico.”
E adesso? Quali sono i piani ?
“Ha fatto le Olimpiadi, quindi penso sia meglio lasciarlo tranquillo per un po’. Questo inverno non lo monterò, ma sicuramente tornerò a farlo.”
Cosa dicono gli altri di questo performante stallone?
“Tutti hanno sempre detto che era un cavallo speciale. E avevano ragione.”
Parlando di altri successi, hai ottenuto risultati importanti anche con altri cavalli. Ce ne puoi parlare?
“Sì, sono stato qualificato per Shanghai con Luna. Poi sono arrivato secondo a Cannes e terzo a Madrid con Hermitage. Sono risultati di cui sono molto fiero.
Quando non sei in gara, preferisci montare tu stesso i tuoi cavalli?
“Quando sono a casa, preferisco che sia mio zio a montare i cavalli, mi fido molto di lui.”
Cosa ti aspetti dal futuro con Ermitage?
“Voglio far riposare Hermitage per un po’, spero di prepararlo per Los Angeles perché avrà già 14 anni allora. Inoltre, ho un puledro di Hermitage e Luna di due anni che sembra davvero molto promettente.
Hai qualche cavaliere che ammiri in particolare?
“Sicuramente Marcus Ehning e Niels Bruynseels. Sono due grandi cavalieri da cui prendo ispirazione.”
Montare cavalli richiede molti sacrifici. Come li vivi?
“Il sacrificio è facile quando hai un buon cavallo. Quando hai un partner così, tutto diventa più semplice.
C’è un concorso in particolare dove sogni di partecipare?
“Spero di andare ad Aachen, è uno dei concorsi che più mi piacerebbe fare.
Come va il rapporto con il tuo chef d’equipe?
“Con Peter Weinberg va molto bene. È severo, ma ha davvero voglia di trasmettere tutto quello che sa.”
Quali sono i tuoi obiettivi futuri in gara?
“Mi piace partecipare ai campionato belga perché sento il pubblico vicino a me e anche a Gran Premi, perché danno davvero molte soddisfazioni.
Un ringraziamento a questo ragazzo, che con la medaglia d’oro ancora in mano, ha voluto condividere con HSJ le proprie emozioni.
Rita Leo Verheyden
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