Gaspar van Wittel, maestro delle vedute urbane con cavalli
Gaspar van Wittel, noto anche come Gaspare Vanvitelli, è stato un pittore olandese del XVII e XVIII secolo.
I cavalli hanno sempre fatto parte della vita dell’uomo, sin dai tempi antichi, quando venivano impiegati come mezzi di trasporto essenziali. Nel corso dei secoli, hanno continuato a essere compagni fedeli, lavorando nei campi, portando soldati in guerra e trasportando persone da un luogo all’altro. Oggi, oltre a essere considerati compagni di vita, i cavalli sono protagonisti anche nello sport equestre.
Questo legame tra l’uomo e il cavallo è stato evidenziato anche nell’arte, come dimostrato dalle opere del pittore olandese del XVII e XVIII secolo, Gaspar van Wittel, maestro delle vedute urbane con cavalli. Nelle sue numerose vedute urbane, Vanvitelli ritraeva sempre cavalli, sottolineando così il ruolo centrale di questi animali nella vita quotidiana e nella storia dell’umanità.
È particolarmente noto per essere stato uno dei pionieri della veduta urbana, specialmente per le sue rappresentazioni di città italiane come Roma, Napoli e Venezia. Il suo lavoro ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo della veduta come genere artistico.
Pioniere della nuova concezione settecentesca.
Pioniere della nuova concezione settecentesca.Viene considerato unanimamente il padre della nuova concezione settecentesca della veduta, protagonista di una sorta di rivoluzione dei suoi presupposti concettuali e oggetive che apre la strada alle varie scuole affermatesi in questo ambito, nelle più importanti città italiane.
Non a caso Luigi Lanzi storiografo illustre neglia anni a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento , lo definì “il pittore della Roma moderna” volendo sottolineafre i il suo interesse per gli aspetti della vita contemporanea e della vita quotidiana che vi si svolgeva, in contrapposizione alla rappresentazione delle antichità, delle inquadrature o dei monumenti celebri immportalati dalla tradizione pittorica dei secoli precedenti. (Electa)
Nato ad Amersfoort, nei Paesi Bassi, nel 1653, Van Wittel si trasferì a Roma intorno al 1674, dove trascorse gran parte della sua vita. Fu influenzato dalle vedute di artisti italiani come Giovanni Ghisolfi e Viviano Codazzi, ma sviluppò uno stile distintivo che gli permise di emergere come artista indipendente.
Le sue opere sono caratterizzate da una grande attenzione ai dettagli architettonici e paesaggistici, insieme a una resa accurata della luce e dell’atmosfera. Van Wittel è stato in grado di catturare la grandiosità e la bellezza delle città italiane, oltre a trasmettere un senso di spazialità e profondità attraverso l’uso della prospettiva.
Scuola romana di vedutismo.
La sua reputazione crebbe rapidamente e Van Wittel divenne molto richiesto come artista di vedute. Oltre a dipingere, insegnò anche alcuni studenti italiani e stranieri, influenzando così la successiva generazione di artisti vedutisti.
L’esempio di van Wittel contribuisce certo a far nascere una scuola romana di vedutismo, cui aderirono artisti come il Ghezzi ma soprattutto Giovanni Paolo Pannini
Van Wittel visse a lungo a Roma, ma viaggiò anche in altre città italiane, producendo una vasta serie di vedute di luoghi iconici come la Basilica di San Pietro, il Colosseo, la Piazza Navona a Roma, il Canal Grande a Venezia e molti altri.
Due opere particolarmente naturali dal punto di vista pittorico, sono “L’interno del Colosseo” e “L’Arco di Settimio Severo“, dove ovviamente appaiono cavalli nei molteplici dettagli raffigurati.
Entrambe le vedute illustrano due delle molte strade naturali che, dall’inizio della decadenza di Roma imperiale, verso il VI-VII secolo in poi, soi vennero formando tra quelli che divennero in breve tempo i ruderi di alcuni tra i più maestosdi e ricchi edifici mai costruiti dall’uomo.
L’Arco di Settimio Severo è un antico arco trionfale situato nel Foro Romano a Roma. Fu eretto nel 203 d.C. per commemorare le vittorie dell’imperatore Settimio Severo e dei suoi figli Geta e Caracalla in particolare contro i Parti. L’arco è un esempio significativo dell’architettura romana e rimane uno dei monumenti più riconoscibili del Foro Romano.
Van Wittel, con la sua maestria nel catturare la grandezza e la bellezza degli edifici e dei monumenti, avrebbe potuto dipingere l’Arco di Settimio Severo in una delle sue vedute di Roma. Attraverso l’uso della prospettiva e dei dettagli architettonici, avrebbe reso l’arco come parte integrante del paesaggio urbano romano.
Le sue opere sono apprezzate per la loro precisione topografica e per la capacità di trasmettere un senso di vita urbana.
Anche se Van Wittel è meno conosciuto rispetto ad altri artisti del suo tempo, il suo contributo allo sviluppo della veduta come genere artistico è stato significativo. Le sue opere continuano a essere studiate e apprezzate dagli appassionati d’arte e sono spesso esposte in importanti musei di tutto il mondo.
fonte “Vedute itaiane del 700” Electa
nell’immagine L’arco di Settimio Severo
© Riproduzione riservata.