Formelle e schinelle nei cavalli, problematiche ortopediche comuni

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Gambe di un cavallo grigio mentre galoppa
Tra le svariate problematiche ortopediche che possono colpire gli arti dei cavalli, alcune sono particolarmente ricorrenti e spesso sono visibili direttamente dal proprietario, in virtù del loro cambiamento sulla normale anatomia visibile di un arto. Nonostante si tratti di problemi frequenti, è importante interpellare al più presto il proprio veterinario di fiducia per evitare conseguenze pericolose, anche invalidanti, per la salute del nostro cavallo.

Cosa sono le schinelle nei cavalli e come riconoscerle

La schinelle nei cavalli sono osteiti o periostiti, ovvero infiammazioni dell’osso o del periostio, che colpiscono la regione metacarpale o, più raramente, metatarsale dell’animale. L’osso maggiormente interessato è il secondo osso metacarpale o metatarsale, ma può verificarsi anche sul terzo osso metatarsale. Esternamente, la schinella appare come una tumefazione dura causata da un’intensa produzione osteofitica localizzata. Nelle prime fasi di sviluppo, però, può essere accompagnata da un edema locale di consistenza elastica, che può causare dolore alla palpazione ed essere leggermente caldo al tatto.

Possibili cause delle schinelle

Le cause della schinella possono essere molteplici. I difetti di appiombo, le difese antalgiche e le errate ferrature sono tra le cause più comuni. Quando, per qualsiasi motivo, il cavallo non riesce a caricare correttamente un arto, come nel caso di una sobbattitura, un ferro di misura e posizione errata o un’anomalia nella conformazione dell’arto, tende a sovraccaricare l’arto controlaterale. L’infiammazione localizzata stimola il tessuto osseo a una disordinata e progressiva calcificazione, che si manifesta come una schinella. Altre cause descritte in letteratura includono sforzi eccessivi a cui il cavallo non è abituato o traumi localizzati.

Le conseguenze sulla salute del cavallo

Non sempre le schinelle causano zoppia, ma possono farlo nelle fasi più acute dell’insorgenza e quando la loro posizione e crescita ostacolano il movimento dei tendini e legamenti presenti nella regione. Le terapie proposte si sono evolute nel tempo, di pari passo con i progressi della Medicina Veterinaria. Esse spaziano dall’utilizzo di focature a caldo o a freddo, l’applicazione di vescicanti e revulsivi, la somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei, fino alle sedute con onde d’urto e l’asportazione chirurgica.

Cosa sono le formelle in un cavallo

La formelle nel cavallo sono un processo patologico molto simile alle schinelle. Anche in questo caso, si tratta dell’insorgenza di una periostite e di una osteite con formazione di osteofiti che calcificano in un’area ossea infiammata e danneggiata. La regione anatomica in cui si forma la formella è quella della pastoia.

Le formelle possono essere classificate in articolari e non articolari. Nelle formelle articolari si riscontra la presenza degli osteofiti all’interno delle articolazioni interfalangea prossimale e interfalangea distale, mentre nelle formelle non articolari gli osteofiti sono localizzati al di fuori della capsula articolare. Possono anche essere classificate in formelle alte o basse, a seconda che coinvolgano l’estremità distale della prima falange e l’estremità prossimale della seconda falange (formella alta) oppure l’estremità distale della seconda falange e l’estremità prossimale della terza falange (formella bassa).

Cone si manifestano le formelle e possibili trattamenti

I cavalli affetti da formelle manifestano una zoppia cronica di grado variabile, tanto più manifesta quanto più vi è un coinvolgimento articolare, evidenziabile tramite esame radiografico della parte. I trattamenti descritti per la gestione delle formelle sono diversi. I trattamenti conservativi si applicano solitamente nelle fasi iniziali dello sviluppo della patologia e nei casi meno gravi. Questi consistono in una terapia farmacologica di antinfiammatori non steroidei per via sistemica e, localmente, a base di composti antinfiammatori e iperemizzanti come il dimetilsulfossido.

Nelle forme croniche, trovano impiego le classiche infiltrazioni locali di acido ialuronico e cortisonici, o più recentemente sedute di onde d’urto e fisioterapia. Un intervento terapeutico indispensabile è la correzione dell’appiombo e l’utilizzo di una ferratura ortopedica correttiva, mentre per le forme più gravi sono descritte diverse tecniche di artrodesi chirurgica.

La diagnosi precoce di queste problematiche ortopediche è essenziale per garantire la salute del cavallo. Un intervento tempestivo può evitare complicazioni gravi e migliorare significativamente la qualità della vita dell’animale. I proprietari devono essere attenti ai segnali di disagio o zoppia del cavallo e non esitare a consultare il veterinario alla comparsa dei primi sintomi.


Schinelle e formelle nel cavallo, pur essendo problematiche frequenti, possono essere gestite efficacemente con un’adeguata terapia e una corretta gestione del cavallo. La collaborazione tra proprietario e veterinario è fondamentale per individuare la causa del problema e attuare le migliori strategie terapeutiche.

Prevenzione, essenziale per la salute del cavallo

Prevenire queste problematiche è possibile attraverso una corretta gestione del cavallo. Una buona ferratura, l’attenzione alla conformazione degli arti e un allenamento adeguato possono ridurre significativamente il rischio di insorgenza di schinelle e formelle. È importante che i proprietari lavorino a stretto contatto con maniscalchi e veterinari per garantire che ogni cavallo riceva cure personalizzate in base alle sue esigenze specifiche.

Una corretta alimentazione, un ambiente di vita adeguato e il monitoraggio regolare della salute del nostro compagno contribuiscono a mantenere gli arti del cavallo in buona salute. La prevenzione è sempre la migliore cura, e investire tempo e risorse nella gestione preventiva può evitare costose e lunghe terapie.

Le problematiche ortopediche degli arti nei cavalli, come schinelle e formelle, sono comuni nel mondo equestre, ma possono essere gestite efficacemente con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato.

Articolo scritto in collaborazione con il medico veterinario Matteo Villa

Anatomia e cura degli arti del cavallo

Leggi il nostro precedente articolo “L’importanza della cura degli arti del cavallo

© Riproduzione riservata.

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