Endurance: mercoledì gli azzurri voleranno in Malesia
Manca ormai veramente poco alla partenza dei nostri binomi “mondiali” per la Malesia.
Edizione, questa del 2008, che si preannuncia tutt’altro che semplice per tutti i 142 iscritti. Clima, lunghissima trasferta, terreno, flora e fauna totalmente diversi dagli schemi ai quali sono abituati la maggior parte dei concorrenti.
Non ci sarà il campione mondiale in carica, lo Spagnolo Miguel Villa Hungares vittorioso ad Aachen 2006; del podio tedesco solo la Francese Virginie Atger sarà presente in Malesia.
Ma veniamo a noi, della nostra squadra Gianluca Laliscia e Kohl possono contare sull’esperienza fatta in Germania nel 2006. Tale binomio infatti chiuse la dura competizione al 39° posto, a due anni di distanza cavallo e cavaliere sono molto maturati e sicuramente saranno lo zoccolo duro del team italiano.
Compagna di team e di allenamenti sarà al suo fianco Simona Di Battista 24 anni, aquilana, alla sua “prima” mondiale assieme a Lara, una cavalla solida e molto affidabile, come dimostrato ai campionati italiani 2007 chiusi all’ottavo posto.
Simona Garatti e Z’Tadore al Maury, campioni nazionali in carica partono per questo viaggio con grandi aspettative; proprio lei, nonostante le sue giornate impegnatissime, ci concede qualche istante:
Il giorno dopo Assisi mi avevi detto che non avresti indossato la maglia azzurra, quale è stato il motivo che ti ha fatto cambiare idea?
“Partecipare ad un avvenimento mondiale non è una cosa che capita tutti i giorni; mio marito Emiliano ha avuto un ruolo fondamentale nel convincermi a partecipare, inoltre credo che sia la giusta ricompensa per tutto l’impegno che da anni ci stiamo mettendo.”
Che cosa ti aspetti da questo mondiale?
“In Malesia non sarà affatto una gara facile, ci fanno paura le temperature, l’umidità, la notte, la jungla, tutte cose nuove che saranno da valutare dopo che avremo “toccato con mano” il terreno. La mia cavalla, a mio avviso, ha ancora molto da dimostrare e comunque sicuramente non andremo per fare numero.”
Patrizia Giacchero al mondiale andrà insieme al suo Locace; Patti oserai un po’ di più?
“Credo che se tutto andrà come deve io e Locace potremo davvero fare molto bene, lui è un cavallo che si adatta molto bene e velocemente ad ogni cambiamento climatico. Certamente sarà una gara dove il gap che ci divide da francesi ed arabi sarà minore. Credo davvero di poter fare bene, e per fare bene intendo un piazzamento nei primi dieci.”
E’ stato un anno molto difficile dal punto di vista doping, 7 casi di atleti positivi alle Olimpiadi, 5 cavalli sempre a Pechino, per non parlare di ciclismo, con i casi Sella e Riccò; come credi che sia affrontato questo problema nell’endurance?
“Credo che il doping nel nostro sport sia un fenomeno da debellare, che però trova, secondo me, più fertilità nelle gare brevi unite a cavalieri con pochi scrupoli. Difficilmente un cavallo “trattato” per mascherare un problema o per alterare le prestazioni conclude una 160 km, quindi credo che il problema sia da risolvere nelle gare più brevi. Io nell’ultimo anno ho sostenuto 11 controlli anti-doping difficilmente si può scappare!!”
Vincenzo Catalano e Parytet sono alla prima trasferta al di fuori dell’Europa, ma la cosa non sembra spaventarli troppo:
“parto mercoledì con l’intenzione di fare bene, la squadra italiana secondo me è ben assortita, i miei compagni di team sono dei professionisti e degli ottimi cavalieri, Parytet si adatta molto bene a qualsiasi variabile, sono sicuro che otterremo un bel risultato”.
Secondo te chi saranno i favoriti?
“Credo, viste le differenze climatiche che ci dividono dalla Malesia, partiremo un po’ tutti alla pari, qualche chance in più possono averla i locali, ma sostanzialmente saremo tutti sullo stesso piano.”
A completare il sestetto italiano sarà Cinzia Iacchelli, la cui preoccupazione maggiore è il viaggio lunghissimo che affronterà il suo Missouri:
“Sono veramente preoccupata, non è la prima volta che affronto lunghe trasferte ma avevo sempre la situazione sotto controllo, questa volta invece Missouri sarà su un aereo e io su un altro; la cosa mi fa star male ma non c’è alternativa…”
Secondo te quali sono le potenzialità della squadra italiana:
“Credo che l’Italia possa puntare ad un buon risultato di squadra, per quel che riguarda l’individuale a mio avviso tutti i cavalieri europei avranno meno carte da giocarsi, alla fine il lungo viaggio si farà sentire un po’ per tutti. Personalmente imposterò la gara per quelle che sono le possibilità di Missouri ne più ne meno…. Il resto si vedrà!Prima della partenza arriveranno le dichiarazione dei due atleti mancanti, Simona e Gianluca….Forza Azzurri!!!