Drug Hunt sui laghi di Bracciano e Martignano

Verdi colline, campi di foraggio bordati da elci e querce, mandrie al pascolo: la Tenuta I Due Laghi è un angolo di Irlanda in una riserva naturale alle porte di Roma, con vista sui laghi di Bracciano e Martignano. A dare il tocco finale mancava solo il Drag Hunt, la Equitazione di campagna simulata in cui la muta (pack) di foxhounds segue una traccia artificiale che riproduce l’odore (scent) della volpe trascinando Cavalieri ed Amazzoni lungo un percorso ad ostacoli attraverso la campagna, proprio quella Campagna Romana amatissima del Grand Tour.
Ci ha pensato un gruppo di fans dell’equitazione di campagna, guidato da Federico Nizza, Master de I Due Laghi Draghounds.
Reduci da entusiasmanti drag in Irlanda con i prestigiosi South Dublin Country Harriers, quattro anni fa hanno deciso di importare il drag hunt sulle colline attorno a Bracciano, proprio dove nel 1836 Lord Chesterfield ed i suoi nobili ospiti romani avevano inaugurato la tradizione della Equitazione di campagna alla Volpe in Italia. Così, dall’Irlanda – sotto auspici dell’Irish Drag Hunt Association, che affianca I Due Laghi Draghounds – sono arrivati il pack di hounds e una ventina di hunters, i famosi cavalli da Equitazione di campagna, assieme all’Huntsman de I Due Laghi Willie Dunne.
“Regista” del drag, Willie si occupa dell’addestramento degli Hounds, della doma e dei primi passi dei giovani cavalli in campagna, e della costruzione degli ostacoli per il drag. Il drag vanta radici ancora più antiche della Equitazione di campagna alla volpe.
Nasce in Inghilterra durante l’epoca degli Stuart, quando per i grandi equipaggi della corte e dell’aristocrazia terriera, il cervo era l’unica preda ritenuta degna di essere Equitazione di campagnata. Per saggiare il naso, la velocità e la resistenza degli hounds, i segugi venivano lanciati dietro una traccia artificiale lasciata da tela o paglia imbevuta di essenze (drag), precedentemente trascinata da un cavaliere lungo un percorso stabilito: i migliori poi gareggiavano tra loro. Con la rivoluzione industriale e l’agricoltura moderna, a metà del ‘700, i grandi spazi boscosi su cui si Equitazione di campagnava il cervo vengono divisi da muri, fossi e staccionate.
Al rapido tramonto dello staghunting (Equitazione di campagna la cervo) corrisponde l’ascesa della Equitazione di campagna alla volpe (il foxhunting: i Equitazione di campagnatori scoprono l’ebbrezza di saltare ostacoli fissi dietro una preda velocissima ed abbondante nelle campagne inglesi. Ma il foxhunting comporta lunghe pause, in attesa che gli hounds scovino la preda; la volpe spesso riesce a sgusciare rintanandosi o aggirando il pack; e la qualità dello scent dipende molto dalle condizioni metereologiche.
Chi ama i lunghi galoppi e i salti in velocità, o è semplicemente preoccupato per la sorte della volpe, riscopre allora il drag, che torna in auge, in Inghilterra e in Irlanda, nella seconda metà dell’800, soprattutto come metodo di addestramento al salto dei giovani cavalli. Vista la velocità imposta al field dagli hounds – che seguono ventre a terra una traccia predisposta circa un’ora prima dal “line layer” o “drag man” – la Equitazione di campagna alla volpe simulata dura da un’ora e mezza a due ore e mezza.
In Inghilterra e in Irlanda il drag è organizzato su una serie di percorsi (o “lines”, sono generalmente da tre a sei: ognuna lunga dalle due alle tre miglia) con ostacoli fissi, al termine dei quali la traccia si interrompe, per permettere al pack ed ai cavalieri (il field) di riprendere fiato.
L’andatura è sempre molto sostenuta, come nel cross country, e generalmente solo pochi cavalieri riescono a tener dietro all’Huntsman ed al Master fino al termine dell’ultima serie di ostacoli.
Per avvicinare al draghunt il maggior numero di appassionati dell’equitazione di campagna, I Due Laghi Draghounds hanno scelto di privilegiare una versione meno agonistica, con l’obbiettivo di permettere a tutto il field – e specialmente a chi non salta in campagna – di affrontare le difficoltà in gruppo, secondo le capacità individuali.
Alla Equitazione di campagna possono partecipare anche i non soci; con il proprio cavallo, o con i cavalli del club: hunters, Irish Drafts e ponies importati dall’Irlanda, o maremmani, allevati e addestrati nella Tenuta.
Il percorso si snoda, con tracciati alternativi, nella Tenuta e nell’area confinante con il lago di Martignano. Il terreno è collinoso; il tracciato ha una cinquantina di ostacoli fissi, dai cinquanta centimetri al metro, tutti con vie di fuga laterali o percorsi alternativi, per consentire un approccio graduale al salto.
Il drag è ripartito in un a serie di veloci galoppi sugli ostacoli, intervallati da trotto e passo. In alternativa al lavoro sulla traccia artificiale – che non permette di controllare la velocità del pack – gli hounds de I Due Laghi (la muta è di diciassette coppie, tra giovani e anziani) sono addestrati a tenere il passo con il cavallo dell’Huntsman: una formula che consente di ridurre, se necessario, la cadenza del draghunt, e assicura a tutto il field di arrivare compatto al termine della Equitazione di campagna.
Insomma, un drag alla portata sia del cavaliere con poca esperienza in campagna, sia del cavallo ancora “verde” che viene ”contagiato” a saltare in frotta.
La stagione comincia a metà ottobre e termina a fine maggio ; il Drag si svolge tutti i sabati.
Al Drag segue un Hunt Lunch (pranzo del dopo Equitazione di campagna) nella Club House per amazzoni, cavalieri ed ospiti.
Il colore del Circolo è il verde, come le giacche del Master, dei Field Master e dell’Hunt Staff, soci e frequentatori possono montare in giacca nera o in tweed. Tra gli eventi ormai entrati a far parte della tradizione de I Due Laghi, le trasferte in Irlanda (d’obbligo quella per il St. Patrick’s Day) per i drag del South Dublin Country Harriers; e i due Hunt Ball, i balli della Equitazione di campagna, organizzati dal Circolo a Natale e per la chiusura della stagione.
Mauro Beta