
Facciamo un respiro profondo: uomo vs cavallo

Il sistema respiratorio del cavallo, dalle patologie ai consigli nutrizionali
La respirazione è il primo e più essenziale atto di vita per qualsiasi individuo, indipendentemente dalla specie di appartenenza. Ma quanto ne sappiamo davvero quando si tratta del sistema respiratorio del cavallo? Per questa ragione, insieme alla dottoressa veterinaria Monica Carraro, esperta in nutrizione equina, abbiamo pensato di affrontare e approfondire questo tema, con l’obiettivo di offrire ai nostri lettori una visione più profonda e consapevole del benessere dei nostri amici.
Molti appassionati di cavalli, proprietari e/o amatori forse non sanno che il sistema respiratorio di questi splendidi animali differisce per molti aspetti da quello dell’uomo e in questo episodio del podcast Kiss & Cry di Horseshowjumping.tv e, di riflesso anche in questo articolo, spiegheremo perchè e in che misura.

Le differenze con il sistema respiratorio dell’uomo
Partiamo da ciò che accomuna il sistema respiratorio del cavallo e quello dell’uomo: lo scambio di gas. In entrambe le specie, la respirazione è essenziale perchè permette all’ossigeno di essere trasferito dall’ambiente al sangue, per poi rsggiungere i tessuti, dove avviene lo scambio con l’anidride carbonica che, a sua volta, passa al sangue, arriva ai polmoni per poi essere espulsa tramite l’espirazione.
Detto ciò, esistono significative differenze tra il funzionamento del sistema respiratorio dei nostri cavalli ed il nostro: in primis, non so quanti ne siano consapevoli, ma a differenza nostra il cavallo respira solo dal naso e non dalla bocca. Questo avviene, come ci spiega la dottoressa Carraro, per la conformazione del palato molle di questo animale, che si estende fino alla base dell’epiglottide, impedendo il passaggio dell’aria attraverso la bocca.
Inoltre, le vie respiratorie dei cavalli sono relativamente strette e la distsnza tra naso e polmoni è notevole, rendendo ancor più complesso il flusso dell’aria. Naturalmente, cambia anche la richiesta di ossigeno nei cavalli vista la proporzione elevata di massa muscolare, che rappresenta circa il 70% del loro corpo, contro il nostro 30% circa.

Frequenza respiratoria del cavallo: i segnali più comuni di disturbi respiratori
La frequenza respiratoria di un cavallo adulto a riposo si attesta tra i 16 e i 20 atti respiratori al minuto. Al di sotto dei 12 atti respiratori al minuto si parla di bradipnea, mentre sopra i 20 si riscontra una tachipnea, ossia una respirazione accelerata. La dottoressa Carraro sottolinea che il monitoraggio della respirazione dei cavalli è fondamentale per identificare eventuali problematiche.
La frequenza può essere monitorata sia visivamente, osservando il movimento della parte superiore del torace, sia tramite auscultazione, per esempio ascoltando il battito del cuore e il respiro. Un buon metodo per monitorare la respirazione consiste nel contare gli atti respiratori per un minuto con l’aiuto di un orologio.
In base a quanto descritto dalla dottoressa abbiamo pensato di presentarvi un elenco di problematiche che si possono riscontrare facilmente nei cavalli con disturbi respiratori:
- Tosse: un segno chiaro di disturbo respiratorio, che può essere associato a varie patologie.
- Secrezioni naso: la presenza di muco, sangue o pus è indicativa di infezioni o infiammazioni nelle vie respiratorie.
- Respiro affannoso: una respirazione rapida, breve e superficiale, che può verificarsi anche a riposo, è un segnale di distress respiratorio.
- Rumori respiratori: la presenza di suoni durante la respirazione può indicare ostruzioni o difficoltà nelle vie aeree.
- Portamento anomalo della testa: se il cavallo tiene la testa in una posizione bassa o in estensione, può essere un segno che cerca di alleviare la difficoltà respiratoria.
Anche se i cavalli sono in grado di manifestare segnali evidenti, è fondamentale non improvvisare una diagnosi o un trattamento: la dottoressa Carraro raccomanda di rivolgersi sempre a un veterinario esperto, in particolare a un internista, per avere una diagnosi chiara. Il consiglio di “non giocare a fare i veterinari” è un monito importante, poiché le informazioni trovate online non sono affidabili quanto l’esperienza diretta di un professionista qualificato.

Influenza dell’ambiente sulla respirazione dei cavalli
Non è solo la struttura anatomica a influenzare la funzionalità respiratoria dei cavalli: anche l’ambiente in cui vive l’animale può rappresentare un fattore determinante nella salute del suo sistema respiratorio. Polvere, scarsa ventilazione e allergie stagionali sono tra i principali fattori di rischio che possono provocare patologie respiratorie.
Infatti, gli ambienti polverosi, con una ventilazione insufficiente o alterata, sono particolarmente dannosi, poiché l’accumulo di polvere e ammoniaca può irritare le vie respiratorie degli animali, portando a infiammazioni o patologie croniche. Inoltre, i soggetti allergici possono sviluppare reazioni anche in paddock, soprattutto durante il cambio di stagione, quando la presenza di pollini e altre sostanze allergeniche aumenta.
È importante monitorare attentamente l’ambiente e i cambiamenti di routine, come il passaggio dal box al paddock, per capire quando e come si manifestano i disturbi del sistema respiratorio. In risposta a queste necessità, oggi esistono anche architetti specializzati nella progettazione di scuderie che tengono conto di tutti gli aspetti legati alla salute del cavallo, in particolare alla ventilazione e al ricircolo dell’aria, per garantire un ambiente salubre e sicuro per il benessere respiratorio degli animali.

Ma come modificare la dieta dei cavalli per migliorare la loro salute respiratoria?
In aggiunta a queste precauzioni, anche la nutrizione gioca un ruolo fondamentale. I cavalli con problemi respiratori necessitano di una dieta che eviti l’uso di fieni polverosi e foraggi di erba medica, che possono aumentare la concentrazione di ammoniaca nell’ambiente, irritando le vie respiratorie e causando infiammazioni. Per questo, fieni depolverizzati, ovvero trattati specificamente per ridurre la polvere, sono la scelta migliore.
Se la situazione lo richiede, bagnare il fieno è una pratica utile per rimuovere o diminuire la polvere, ma è necessario farlo con cautela, soprattutto se il cavallo ha bisogno di una dieta ricca di carboidrati e altre sostanze nutritive: il fieno non deve essere immerso in acqua per troppo tempo, poiché ciò potrebbe ridurre i nutrienti contenuti nel foraggio, influendo sulla qualità nutrizionale.
L’approccio ideale è quello di monitorare attentamente le esigenze alimentari del cavallo e adattare la dieta in base alla sua condizione.
Oltre alla gestione del fieno, Monica ha sottolineato l’importanza di impiegare integratori specifici per il sistema respiratorio. In particolare, gli oli essenziali e gli estratti vegetali con azione balsamica sono molto utili per rilassare la muscolatura liscia delle vie respiratorie, favorire la decongestione e ridurre la tosse.
Questi integratori possono anche contribuire ad alleviare l’infiammazione e a migliorare la ventilazione polmonare, supportando così cavalli con patologie respiratorie croniche o allergie. Inoltre, la vitamina C è un elemento fondamentale per rinforzare la parete dei vasi sanguigni, in particolare quelli polmonari, e contribuire a prevenire emorragie polmonari.
La vitamina C è anche un potente antiossidante, che aiuta a contrastare lo stress ossidativo derivante da inquinanti atmosferici o da infezioni. Per i cavalli con allergie respiratorie, integratori contenenti il Ribes o l’Echinacea, che potenziano il sistema immunitario, sono particolarmente consigliati per ridurre le reazioni allergiche e migliorare la risposta a stimoli esterni. In generale, una corretta combinazione di alimentazione, gestione ambientale e integratori può fare una grande differenza nel migliorare la salute respiratoria del cavallo.

Cavalli giovani vs cavalli anziani
Il trattamento delle patologie respiratorie può variare in base all’età del cavallo. Nei cavalli anziani, ad esempio, le problematiche respiratorie potrebbero essere più complesse a causa della riduzione della funzionalità polmonare, soprattutto se il cavallo ha avuto problemi respiratori nel corso della sua carriera.
Anche nei puledri, però, l’approccio deve essere altrettanto delicato, poiché i giovani cavalli sono particolarmente vulnerabili e possono manifestare difficoltà respiratorie facilmente.
Consultare un veterinario per qualsiasi segno di problema respiratorio, adottare misure preventive come una dieta adeguata e un ambiente ventilato, e utilizzare integratori specifici possono fare una grande differenza nel garantire una vita sana e lunga al nostro cavallo, ricordando che la prevenzione è sempre la chiave per evitare complicazioni più gravi e per mantenere il nostro amico sano e in salute per tutta la sua vita.
Alessandra Ceserani
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