Cellule staminali negli equini, i possibili impieghi
Le cellule staminali totipotenti sono cellule non ancora specializzate in grado di moltiplicarsi, auto-rinnovarsi e differenziarsi, andando a formare un qualsiasi tessuto biologico dell’organismo.
Queste caratteristiche rendono le stem cells ottimali per intraprendere la riparazione di tessuti danneggiati in qualsiasi sistema vivente, pertanto un trattamento basato sull’impiego di questo tipo di cellule risulta possedere un enorme potenziale terapeutico.Nonostante il fatto che non siano ancora state comprese del tutto le proprietà biologiche di base ed i processi biologici coinvolti nei benefici terapeutici tutt’ora limiti l’applicazione delle cellule staminali sia nell’uomo che negli animali, ci sono moltissimi lavori di ricerca che suggeriscono i possibili benefici clinici della terapia con cellule staminali negli equini.
Tra i vari tipi di cellule staminali, attualmente le cellule staminali mesenchimali adulte (MSC) sono quelle preferibilmente utilizzate per l’applicazione terapeutica nel cavallo grazie alla facile disponibilità e reperibilità. Le cellule staminali mesenchimali sono state utilizzate in precedenza principalmente per il trattamento dei danni a livello di tessuti muscoloscheletrici, ma alcuni studi hanno mostrato come le MSC agevolino la formazione di nuovi vasi sanguigni in tessuti lesionati, riducendo l’infiammazione e favorendo la guarigione. I risultati di questi studi possono essere poi estrapolati per permettere l’avanzamento della ricerca anche nell’ambito della medicina umana, in cui è già stato mostrato come le MSC possano andare e a rallentare o progredire malattie autoimmuni, prevenendo rigetto e trapianti.
Ma cosa sono le cellule staminali mesenchimali? Sono cellule “multipotenti”, in grado di differenziarsi in diversi tipi cellulari, quali ad esempio osteoblasti ed osteoclasti, cellule del tessuto osseo, o adipociti, cellule del tessuto adiposo).
In uno studio effettuato da un gruppo di ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia, sono state isolate cellule staminali mesenchimali da tessuto adiposo di cavallo, per poi essere isolate e coltivate in vitro con l’obiettivo di impiegarle eventualmente nella terapia cellulare di lesioni tendinee e legamentose.
È stato prelevato in sede chirurgica del tessuto adiposo sottocutaneo in due cavalli adulti e in un puledro di 3 anni. Il campione cellulare è stato trattato con specifici reagenti e poi centrifugato per 7 minuti. Il pellet cellulare, costituito dalla componente vascolare stromale del tessuto, è stato trattato con particolari sostanze per poi essere messo in coltura ed espanso in vitro.
Il campione finale conteneva una popolazione cellulare mista in cui si notava una capacità proliferativa particolarmente intensa.
Ciò ha permesso di ipotizzare che il tessuto adiposo di cavallo ospiti, effettivamente, una popolazione di cellule le cui caratteristiche morfologiche e di crescita in vitro siano fortemente sovrapponibili a quelle precedentemente riferite per altre specie. Ulteriori indagini di valutazione delle capacità differenziative in vitro potranno fornire dati di maggior certezza in merito alla natura di queste cellule, le informazioni raccolte consentiranno di ipotizzare che si tratti di elementi staminali mesenchimali. Tale lavoro risulta antecedente a quella che sono le fasi successiva della ricerca nell’ambito delle staminali: l’individuazione di protocolli di selezione in vitro, lo studio della capacità di integrazione nell’ambiente tissutale in cui tali cellule verranno inoculate e la verifica degli effetti sui tessuti trattati.
ACPhoto HAJ Fonti: Luisa Pascucci et al. “ADIPOSE-DERIVED MESENCHYMAL STEM CELLS IN THE HORSE: ISOLATION, IN VITRO EXPANSION AND PRELIMINARY IDENTIFICATION IN VIEW OF A POSSIBLE USE IN THE CELLULAR THERAPY OF TENDON AND LIGAMENT INJURIES”, Ippologia 2007.