Cavalli nell’arte: l’opera di Renoir – Cavalieri al Bois de Boulogne
Pierre Auguste Renoir è considerato a ragione, uno dei massimi esponenti dell’impressionismo francese nelle cui opere traspare tutta l’energia della vita “bohemien“, cioè lo stile di vita anticonformista, di artisti, scrittori, musicisti europei di fine Ottocento.
Fu nell’Ecole des Beaux-Arts dove entrò nel 1862 che fece amicizia con Alfred Sisley, Frédéric Bazille e Claude Monet.
Esprimono gioia spensieratezza i dipinti di Renoir, un ottimista di natura anche quando la vita lo mette in difficoltà e la sua arte stenta a decollare.
E’ stata una sfida difficile quella di far attestare il movimento dell’impressionismo che Renoir, ha condiviso con i suoi amici e colleghi, forte di un’ideale basato sulla contemplazione del bello, del divertimento e del vivere in serenità con i simpatizanti delle stesse ideologie; inizia a dipingere immergendosi completamente in ciò che osserva e decide di abbandonare la pittura in studio e dedicare il suo tempo a mettere su tela ciò che contempla “en plein air“ all’aria aperta.
L’opera intitolata Cavalieri al Bois de Boulogne, tecnica ad olio su tela, conservata al Kunsthalle di Amburg, non è tra le più conosciute dell’artista transalpino, raffigura due personaggi a cavallo, una donna e un bambino, realizzato con tecnica ad olio su tela tra il 1872 ed il 1873, misura 261 x 226 cm. entrambi i personaggi mostrano un atteggiamento composto, dalla posa quasi “plastica“.
I lavori di Renoir sono caratterizzati dai volumi del colore, affascinato dal realismo di Courbet e di Manet, anche lui come loro utilizza come colore il nero, come si può notare anche in questa opera, che risalta i chiaroscuri del paesaggio e soprattutto, dei cavalli, ai quali Renoir dedica grande attenzione a partire dalla posa, dalla struttura dai dettagli anatomici, forse anche maggiore rispetto ai soggetti umani: il tratteggio sul corpo dei destrieri ne risaltano il movimento e la struttura muscolare.
Questo quadro venne eseguito nel Salone delle feste della scuola militare aux Invalides prendendo come modelli la signora Darras e Joseph Le Coeur.
fonte frammentiarte