Cavalli nell’arte: l’opera di Renoir

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Renoir cavalieri al bois boulogne

Cavalieri al Bois de Boulogne, è un dipinto prodotto da uno dei massimi esponenti dell’impressionismo francese, Pierre Auguste Renoir, formatosi all’Ecole des Beaux Arts, dove era considerato un allievo indisciplinato.
Renoir conosce in seguito i pittori Claude Monet, Bazille e Sisley, ai quali si lega per gli stessi gusti artistici.
E’ un amante del bello, sente il bisogno iriinunciabile di imprimere su tela tutto ciò che vede, seguendo questa filosofia. Tutto ciò che esiste vive, tutto ciò che vive è bello e tutto ciò che è bello merita di essere dipinto, la pittura ha perciò il compito di esprimere ed esaltare la gioia di vivere e la felicità di partecipare alla vita e a tutto ciò di bello che la compone.
Fino a quel periodo la tradizione artistica era legata ad un concetto di produzione al chiuso, all’interno di uno studio, anche quando si trattava di dipingere un paesaggio e Renoir, ribelle per natura, insieme ai suoi amici pittori nella primavera del 1864 iniziò a sperimentare il metodo “en plein air“, dapprima dipingendo insieme nella foresta di Fontainbleu, in seguito molti altri giovani pittori seguirono il loro esempio, dando vita alla corrente artistica chiamata “impressionismo“- Renoir è quindi un innovatore del metodo pittorico, un precursore della corrente artistica più rinomata in Francia.
Della sua produzione, l’opera intitolata Cavalieri al Bois de Boulogne, tecnica ad olio su tela, conservata al Kunsthalle di Amburgo la quale non è tra le più conosciute dell’artista transalpino, .
Il quadro raffigura due personaggi a cavallo, dei quali uno è adulto e l’altro un bambino, entrambi dall’atteggiamento composto e dalla posa quasi “plastica“.
I lavori di Renoir sono caratterizzati dai volumi del colore, affascinato dal realismo di Courbet e di Manet, anche lui come loro utilizza come colore il nero, che risalta le obreggiature del paesaggio e soprattutto, dei cavalli, ai quali Renoir dedica grande attenzione nella posa, nella struttura e nel colore, forse anche maggiore rispetto ai soggetti umani: le ombreggiature sul corpo dei destrieri ne risaltano il movimento e la struttura muscolare.
Questo quadro venne eseguito nel Salone delle feste della scuola miliatare aux Invalides prendendo come modelli la signora Darras e Joseph Le Coeur, fu pensata per essere portata al Salon del 1873, dal quale venne però rifiutata escludendo l’artista dalla rosa di artisti di “commercio“e, di fatto, escludendolo dal mercato.
Per vivere dovette ripiegare sui ritratti, questa scelta obbligata consegnerà al mondo opere celebri come “Le moulin de la gallette“ del 1876, proprio in quegli anni Renoir produce le sue opere migliori, quindi si può dire che Cavalieri al bois de Boulogne costituisce per l’artista il punto di svolta della sua carriera, questa tela comparve poi al Salon des Refusès ottenendo grandi elogi soprattutto dal critico Jules Antoine Castagnary. ML

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