Cavalli nell’anima, poesie di libertà e forza.

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william-shakespeare immagine da pixabay

I cavalli hanno da sempre ispirato poeti di ogni epoca e cultura, incantando le menti e i cuori con la loro grazia, forza e nobiltà. Cavalli nell’anima e nel cuore.

Nei secoli passati e ancora oggi, i cavalli hanno danzato tra le pagine delle poesie, incantando poeti con la loro bellezza e la loro potenza. Nelle parole di poeti come William Shakespeare, Lord Byron, e Emily Dickinson, i cavalli prendono vita come simboli di libertà, di forza indomita e di bellezza selvaggia.

Essi galoppano nei campi della nostra immaginazione, portando con sé il mistero dei venti lontani e dei vasti orizzonti. La loro criniera fluente diventa il pennello con cui i poeti dipingono paesaggi di libertà e di avventura, mentre il loro nitrito risuona come una sinfonia di potenza e di grazia.

I poeti trovano ispirazione nel legame antico tra l’uomo e il cavallo, una relazione che risale ai tempi più remoti e che ancora oggi ci affascina con il suo mistero. Nei loro versi, i cavalli diventano compagni di viaggio, testimoni silenziosi di epiche avventure e di struggenti romanzi.

Ma oltre alla loro potenza e al loro fascino, i cavalli ispirano anche un senso di umiltà di fronte alla natura. Essi ci ricordano la nostra connessione con il mondo naturale e ci invitano a contemplare la bellezza e la meraviglia che ci circonda.

Così, mentre i poeti continuano a tessere le loro parole intorno alla figura del cavallo, ci ricordano che la sua presenza nella nostra vita è un dono prezioso, una fonte di ispirazione infinita che ci spinge a esplorare i confini della nostra anima e del nostro mondo.

William Shakespeare e Enrico V

William Shakespeare, nel suo celebre dramma “Enrico V”, dipinge l’immagine di un cavallo come un simbolo di coraggio e nobiltà. Nella famosa scena del discorso di Agincourt, il re Enrico V esorta i suoi uomini a lottare con fierezza, dipingendo l’immagine di un destriero che galoppa verso la vittoria, ispirando i soldati alla grande impresa.

Il personaggio di Enrico V stesso è spesso associato a immagini di cavalli e cavalleria, riflettendo la sua posizione di potere e leadership.
E’ spesso rappresentato a cavallo durante scene chiave, come nella celebre scena di Agincourt, dove dà il suo celebre discorso ai suoi uomini prima della battaglia. Il suo cavallo diventa quindi un simbolo della sua autorità e della sua posizione di comando.

Il cavallo è spesso usato come metafora del coraggio e della determinazione dei personaggi. La cavalleria, in particolare, è vista come un simbolo di onore e valore militare. L’immagine del cavallo in sella diventa quindi un riflesso delle qualità eroiche dei personaggi.

Lord Byron

Lord Byron, con la sua passione per l’epica e l’avventura, spesso ha evocato l’immagine dei cavalli nella sua poesia come simboli di libertà e di forza. Nel suo poema “Mazeppa“, Byron racconta la storia di un giovane cosacco legato a un cavallo selvaggio e abbandonato alle forze della natura, simboleggiando la lotta per la libertà e l’indomabile spirito umano.
Il poema “Mazeppa” è una delle opere più celebri. Pubblicato nel 1819 come parte delle sue “Poems Original and Translated”, l’opera è basata sulla leggenda del cosacco ucraino Ivan Mazepa. Nella storia, Mazeppa viene punito legato nudo a un cavallo selvaggio e abbandonato alle forze della natura. Il poema è una celebrazione dell’indomito spirito umano e della lotta per la libertà. Ecco un estratto significativo dal poema:

“Buried and cold, what have I done
To be thus vilely overthrown,
Whom—Mazeppa—the hetman never
Dared not refuse whatever I craved?”
—From “Mazeppa” by Lord Byron

Questi versi riflettono la disperazione e la lotta interiore del protagonista, Mazeppa, mentre si trova legato e abbandonato, chiedendosi quale sia stato il suo crimine per meritare una punizione così crudele. Il poema continua a narrare le avventure e le prove che Mazeppa affronta mentre lotta per la sopravvivenza e per la libertà, trasmettendo un senso di eroismo e di determinazione contro le avversità.

Emily Dickinson

Emily Dickinson, con la sua sensibilità e la sua profondità emotiva, ha trattato il tema dei cavalli in modo più intimo e personale. Nei suoi versi, i cavalli diventano metafore della bellezza selvaggia e della potenza interiore. Dickinson li dipinge come creature mistiche che ci portano in mondi interiori, riflettendo sulle sfide e sulle meraviglie della vita.
Emily Dickinson, una delle più importanti poetesse della letteratura americana, non ha scritto esplicitamente su cavalli come soggetto principale in molte delle sue poesie. Tuttavia, ha usato il cavallo come simbolo in diversi versi per esprimere concetti più ampi come la libertà, la potenza e la natura selvaggia.

Ecco un esempio:

“I started Early – Took my Dog –
And visited the Sea –
The Mermaids in the Basement
Came out to look at me –

And Frigates – in the Upper Floor
Extended Hempen Hands –
Presuming Me to be a Mouse –
Aground – opon the Sands –

But no Man moved Me – till the Tide
Went past my simple Shoe –
And past my Apron – and my Belt
And past my Boddice – too –

And made as He would eat me up –
As wholly as a Dew
Opon a Dandelion’s Sleeve –
And then – I started – too –

And He – He followed – close behind –
I felt His Silver Heel
Opon my Ancle – Then My Shoes
Would overflow with Pearl –

Until We met the Solid Town –
No One He seemed to know –
And bowing – with a Mighty look –
At me – The Sea withdrew -“
—Emily Dickinson

In questa poesia, l’oceano è personificato e rappresentato come un potente e inarrestabile cavallo, che segue la poetessa lungo la spiaggia. L’immagine del mare che “segue da vicino” e la descrizione delle sue “scarpe traboccanti di perle” evocano un senso di potenza e di bellezza selvaggia, tipicamente associato ai cavalli.

Anche se non ha scritto molto specificamente sui cavalli, le poesie di Emily Dickinson spesso contengono immagini e simboli della natura che riflettono la sua profonda connessione con il mondo naturale e la sua capacità di esprimere concetti complessi attraverso immagini semplici e potenti.

In tutte queste opere, i cavalli emergono come figure potenti e simboliche, portando con sé una gamma di significati che vanno dalla libertà alla forza, dalla bellezza alla spiritualità. Attraverso le parole dei grandi poeti, i cavalli prendono vita come archetipi della nostra stessa esperienza umana, incantandoci con la loro grazia e la loro maestosità senza tempo.

fonti

https://antemp.com
“The Life of King Henry the Fifth” – www.emilydickinson.it

William Shakspeare nell’immagine Foto di Gordon Johnson da Pixabay

© Riproduzione riservata.

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