Intervista ad Anna Buffini: la dedizione e la passione di una stella del Dressage da Grand Prix
Ricerca di equilibrio e armonia, unita ad una tecnica ineccepibile e ad un’eleganza unica, sono solo alcune delle caratteristiche che costituiscono il Dressage, una delle discipline più affascinanti ma anche tecnicamente più sfidanti ed impegnative degli sport equestri.
Dietro alle grandi performance di amazzoni e cavalieri professionisti vi sono molti sacrifici e tanto duro lavoro. Anna Buffini è un grande esempio di come la passione e la dedizione possono però portare a grandi traguardi e verso numerose soddisfazioni.
La giovane stella americana del Dressage ha condiviso con il team di HSJ i valori che guidano il suo successo, riflettendo sui principi e gli insegnamenti sui quali costruisce il suo ammirevole percorso ed il suo futuro da talentosa amazzone professionista.
Lo sport, una vocazione di famiglia
Con un palmares ricco di numerosi traguardi, Anna Buffini continua a brillare sui campi gara internazionali delle più prestigiose competizioni del Dressage.
“Ho capito che il Dressage sarebbe stata la mia vita quando avevo circa 14 anni, ma la passione per i cavalli mi accompagna da quando sono nata. Ho iniziato il mio percorso sportivo come ginnasta inizialmente, ma a causa di un infortunio ho dovuto abbandonare quella strada. Ho avuto però così l’opportunità di entrare nel mondo dell’equitazione”
“Ho iniziato a montare senza sapere quasi cosa trattasse questa disciplina, ma mi sono innamorata subito dell’armonia, della perfezione dei movimenti, di quanto sia bello impararli insieme al cavallo, così ne ho fatto la mia ragione di vita”
Sebbene il mondo della ginnastica artistica sia parte del suo passato, vi è una sorta di analogia tra questo sport e la disciplina del Dressage, come ci spiega: duro lavoro, ricerca della perfezione, armonia del movimento, ma anche flessibilità, forza fisica ma anche mentale sono effettivamente caratteristiche in comune: “la forza e l’armonia ma anche la sensibilità che riesco ad avere nel montare sono benefici che ho acquisito anche grazie alla ginnastica, è stata effettivamente un’ottima guida per comprendere meglio il Dressage”
L’attitudine per lo sport e la dedizione che contraddistingue questa atleta di talento vengono trasmesse dalla famiglia, numerosa e molto unita, come ci racconta: “Ho tre fratelli e due sorelle, e ognuno di noi sa cosa significa lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi, grazie agli insegnamenti dei nostri genitori. Anche loro sono stati atleti professionisti e ci hanno trasmesso i valori del sacrificio e l’importanza di impegnarsi duramente per avere tanta determinazione ed essere perseveranti”.
La preparazione fisica e mentale dell’atleta, un punto chiave per ottenere risultati
Avere un talento naturale è chiaramente un grande aiuto ma non basta, come ci conferma: “avere talento è ovviamente una buona base, ma il bello è che puoi migliorarlo notevolmente se ti alleni come si deve” continua “e per me, il fitness è davvero molto importante, non sarei riuscita ad ottenere certi risultati e a montare cavalli atleti di un certo livello. Non è solamente un aiuto per me e per il mio fisico, ma penso che in parte sia un supporto anche per la salute del cavallo, che può aiutare nel mettersi anche un po’ nei suoi panni”
Anna è difatti un esempio di come un allenamento costante, anche fuori dalla scuderia, riesca veramente a fare la differenza in sella, diventando un punto chiave per ottenere risultati in campo.
Durante l’intervista ci ha portato a riflettere sull’importanza della preparazione atletica del cavaliere, e di quanto questa deve essere alla pari di quella dei cavalli sportivi. Cavallo e cavaliere sono entrambi degli atleti, ed è perciò fondamentale mantenere un buon allenamento, per migliorare forza, flessibilità, resistenza.
“Mi assicuro sempre di mantenere una componente di cardio e esercizi per allenare la resistenza, sono entrambi molto utili in sella. Mi aiutano molto a comprendere meglio anche come il cavallo vive il suo allenamento, sia da un punto di vista fisico, ma anche mentale.”
È quindi molto importante lavorare anche sull’approccio mentale, specialmente quando si arriva a certi livelli. Ciò che fa la differenza nel diventare dei veri professionisti è lavorare su se stessi ed essere pronti a fare sacrifici per raggiungere i propri obiettivi: “ Devi sacrificare ciò che vuoi per il tuo sogno e devi assicurarti che il tuo obiettivo sia più grande degli ostacoli che dovrai affrontare, perché avrai tanti momenti difficili e magari anche tanti fallimenti. Per essere un professionista, devi continuare a inseguire l’obiettivo e devi essere bravo a perseguirlo”.
La collaborazione con Gunter Seidel
L’istruttore gioca un ruolo fondamentale nella crescita del binomio e rappresenta una figura di fiducia e riferimento sia per il cavaliere ma anche per il cavallo stesso.
Dal 2016 Anna collabora con Gunter Seidel, un’eccellenza di alto livello ed esperienza nel mondo del Dressage, per la quale nutre una profonda stima, come ci racconta: “Devo davvero tutto al mio allenatore. Non avrei avuto successo senza di lui, posso dire che è davvero riuscito a cambiarmi la vita, per me rappresenta da sempre un modello ideale da seguire”
È un legame costruito sul rispetto, fiducia e anche valori condivisi tra istruttore e allieva: “I suoi principi fondamentali sono l’armonia, il rispetto per l’animale e non allenarsi in modo emotivo, ma seguire i principi basilari della corretta equitazione. Questi sono gli insegnamenti che ho integrato nel mio programma di allenamento, nel mio modo di montare e che applico a tutto ciò che faccio nel mio lavoro”.
Alla base di tutto è il pieno rispetto per i cavalli, come ci spiega: “La nostra priorità sono i cavalli e siamo pronti a sacrificare il successo per il loro benessere. Questa è la nostra convinzione fondamentale. Voglio raggiungere i miei obiettivi trattandoli nel mondo corretto, cercando di garantire loro una vita il più possibile serena e qualsiasi risultato ne derivi, ne sarò sempre grata”
Il forte legame con i suoi cavalli
“Loro sono la mia vita” racconta, “Ognuno a suo modo è diverso, hanno tutti una propria personalità. So tutto di loro, posso guardarli e capire subito se stanno avendo una buona o una cattiva giornata, o se c’è qualcosa che non va”.
“Penso sia questo il motivo per cui riesco a entrare così bene in sintonia con i miei cavalli sul campo, e penso che questo si riesca a percepire dalle nostre performance. La sintonia del legame si riflette poi sul campo, e questa è la cosa che preferisco dell’equitazione. Non si può essere un cavaliere di alto livello senza avere un legame con il proprio cavallo, credo che la magia venga proprio da qui”
Diva, una compagna di percorso fondamentale
“Grazie a lei sono riuscita a superare tanti momenti difficili, e ha davvero cambiato la mia carriera, devo tutto a lei”, parlando della sua cavalla Frh Davinia La Douce, Hannover del 2007.
Tra i numerosi traguardi raggiunti insieme, vantano diverse partecipazioni per le FEI World Cup, tra le quali ricorda con emozione la partecipazione l’anno scorso alla finale ad Omaha per il Grand Prix Free Style to Music, per la quale si sono piazzate in 6° posizione: “è stato un momento davvero speciale, credo sia stata la competizione dove la nostra sintonia ha davvero brillato sul campo.”
Un momento davvero memorabile, come ci racconta: “Era il cavallo meno conosciuto ed il più piccolo tra tutti. Ma la nostra armonia e il nostro legame ci ha ripagato, facendoci arrivare tra i primi sei. Per me è stato uno dei momenti più belli che ricorderò per sempre, perché è stata la più grande dimostrazione del nostro duro lavoro insieme”.
Il ricordo di Sundayboy, un amico speciale
Il prodigioso cavallo, purtroppo scomparso nel 2021 all’età di 22 anni, che l’ha accompagna nel grande debutto nella sua carriera come amazzone professionista, a cui, tra i diversi ricordi, è legato il podio al campionato nazionale US Young Riders nel 2014.
Un’emozione davvero unica di un legame molto speciale, come ci racconta: “Lui era il mio mondo, avevamo un legame davvero speciale. Era il mio migliore amico ed insieme abbiamo vinto il campionato. In quel momento ho deciso che sarei andata avanti a fare questo lavoro per il resto della mia vita.”
Tanta ambizione e voglia di mettersi in gioco
Anna Buffini rappresenta una nuova generazione di professionisti dell’equitazione, in grado di lasciare il segno sulla scena mondiale del dressage. Con un curriculum sportivo già ricco di successi, guarda avanti per il suo futuro dedicato alla sua carriera, ai giovani cavalli in lavoro e ovviamente agli allievi che con passione sta crescendo come abili e futuri talenti emergenti.
La sua capacità di combinare tecnica, eleganza e una profonda connessione con i suoi cavalli la rende un’atleta unica nel suo genere ma anche una fonte d’ispirazione. Il suo percorso è la dimostrazione che il dressage, con il suo mix perfetto di arte e sport, richiede una dedizione totale, ma che offre immense soddisfazioni a chi, come lei, è disposto a dare il massimo per raggiungere l’eccellenza.
Photo Credit: Stefano Secchi
R. Guatteo
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