Alimentazione del cavallo magro e del cavallo sovrappeso: strategie per un equilibrio perfetto

Gestire correttamente l’alimentazione del cavallo è essenziale per il suo benessere e le sue prestazioni, come ci ha spiegato la dottoressa Monica Carraro nel nuovo episodio del podcast di Horseshowjumping.tv.

Due problematiche comuni sono il cavallo magro, che fatica a mantenere il peso corporeo, e il cavallo sovrappeso, che rischia problemi metabolici e articolari.

Per affrontare entrambe le situazioni, è fondamentale comprendere come valutare la condizione fisica e applicare strategie nutrizionali adeguate.

Come valutare la condizione corporea

Per stabilire se un cavallo è troppo magro o in sovrappeso, si utilizza il Body Condition Score (BCS), un metodo visivo che assegna un punteggio da 1 a 9 in base alla quantità di grasso distribuita su specifiche aree del corpo, come collo, garrese, costole, dorso, groppa e base della coda.

• Un punteggio 5 indica una condizione ottimale.
• Valori inferiori segnalano sottopeso o magrezza estrema.
• Valori superiori indicano sovrappeso o obesità.

Sebbene alcune scuderie dispongano di una bilancia, il peso da solo può essere fuorviante perché non distingue tra massa muscolare e massa grassa. Un’alternativa è l’uso del metro per calcolare il peso corporeo attraverso la misurazione della circonferenza toracica e della lunghezza del corpo.

Una valutazione più approfondita può essere effettuata con il supporto di un veterinario nutrizionista, che può eseguire analisi specifiche per determinare eventuali carenze nutrizionali, squilibri metabolici o problemi digestivi.

Alimentazione del cavallo magro

Quando un cavallo è troppo magro, è importante individuare la causa. Si valutano fattori come qualità e quantità del fieno, eventuali problemi dentali, stress o disturbi metabolici. Se la magrezza è legata a un errore alimentare, è possibile correggere la dieta con alcuni accorgimenti:

• Aumentare la fibra: il cavallo dovrebbe assumere almeno il 2% del suo peso corporeo in fieno, ma in caso di magrezza questa quota può salire fino al 3%.
• Utilizzare foraggi di qualità: il fieno deve essere nutriente e privo di muffe o polveri.
• Integrare con fonti di fibra alternative: le polpe di barbabietola, ricche di energia, sono un’ottima soluzione.
• Aggiungere grassi alla dieta: oli vegetali o mangimi con un buon contenuto di grassi possono aumentare l’apporto calorico senza sovraccaricare l’apparato digerente.
• Aumentare gradualmente i concentrati: preferendo quelli ricchi di fibra e grassi piuttosto che cereali semplici.

Il recupero del peso richiede tempo: se si interviene solo aumentando la quantità di foraggio, possono servire diversi mesi per vedere i primi risultati. Se si integrano anche grassi e mangimi, i miglioramenti possono essere più rapidi, ma sempre graduali.

Un cavallo che fatica a ingrassare potrebbe avere difficoltà nell’assimilazione dei nutrienti a causa di problemi digestivi o parassitosi. Controlli veterinari regolari e un piano di sverminazione mirato sono fondamentali per assicurarsi che l’organismo dell’animale sia in grado di sfruttare al meglio il cibo somministrato.

Alimentazione del cavallo sovrappeso

Il cavallo in sovrappeso è a rischio di problemi metabolici, affaticamento e sovraccarico articolare. Per aiutarlo a dimagrire senza comprometterne la salute, bisogna ridurre le calorie e migliorare la gestione del foraggio:

• Scegliere fieno povero: diminuendo l’apporto calorico senza ridurre troppo la quantità. Non si deve scendere sotto l’1,5% del peso corporeo in fieno.
• Bagnare il fieno: immergendolo in acqua per almeno 1-4 ore prima della somministrazione per ridurre il contenuto di zuccheri solubili.
• Limitare l’accesso all’erba: soprattutto nelle ore del mattino e del tardo pomeriggio, quando ha il contenuto più alto di zuccheri. Se necessario, si può utilizzare una museruola o optare per paddock in sabbia.
• Utilizzare reti slow feeding: per rallentare l’ingestione e ridurre i periodi di digiuno, evitando il rischio di ulcere gastriche.
• Evitare snack eccessivi: limitando carote, mele e biscotti, che possono aggiungere calorie inutili.
• Utilizzare mangimi light: con un alto contenuto di fibra e un basso apporto di cereali.

Nel caso di cavalli con tendenza alla sindrome metabolica equina (EMS) o a patologie come la laminite, è essenziale evitare alimenti ad alto indice glicemico e strutturare una dieta a basso contenuto di zuccheri e amidi. Il supporto di un nutrizionista equino può essere prezioso per bilanciare correttamente il regime alimentare e minimizzare i rischi per la salute.

L’importanza dell’esercizio fisico

L’attività fisica gioca un ruolo chiave sia per il cavallo magro sia per quello sovrappeso. Nel cavallo magro, l’allenamento non deve essere ridotto, poiché è fondamentale per sviluppare la muscolatura. Nel cavallo sovrappeso, invece, un incremento dell’esercizio aiuta a bruciare calorie e migliorare la forma fisica.

Un programma di lavoro regolare, con esercizi diversificati tra lavoro in piano, passeggiate e, quando possibile, sessioni in libertà in paddock, aiuta il cavallo a mantenere una buona condizione fisica senza stressare l’apparato muscolo-scheletrico.

Tempistiche per il miglioramento

• Un cavallo magro può impiegare dai 3 ai 6 mesi per tornare a un peso adeguato, a seconda della gravità della magrezza.
• Un cavallo sovrappeso necessita di almeno 4 mesi per dimagrire in modo sano e controllato.

Gestire l’alimentazione in modo corretto è essenziale per mantenere il cavallo in salute. Un regime equilibrato, unito a una valutazione attenta della condizione corporea, un controllo veterinario regolare e un’attività fisica adeguata, è il modo migliore per garantire il benessere dell’animale nel lungo termine.

Alessandra Ceserani

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