Alessandra Bonifazi: da Roma al Marocco, passando per Firenze

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Alessandra Bonifazi e Intrigo

(c) Stefano Secchi

Alessandra Bonifazi è un’amazzone romana di 24 anni che da tempo stanzia a Firenze per proseguire la sua brillante carriera. Già protagonista a Piazza di Siena, l’abbiamo intercettata durante la seconda tappa del Morocco Royal Tour 2024 a Rabat, dove abbiamo avuto l’opportunità di conoscere lei, i suoi cavalli, i suoi programmi futuri e capire come gestisce le emozioni quando si trova a dover affrontare concorsi ai massimi livelli.

Alessandra, qui in Marocco hai portato quello che, attualmente, è il cavallo migliore che hai. Parlaci di Looping, delle sue caratteristiche e del suo potenziale.

“Looping è un cavallo di otto anni che ho iniziato a montare ormai un anno fa, è veramente molto verde, ma sono orgogliosa di come si è comportato in queste prime due tappe del tour. A Tetouan ha saltato il CSI4* egregiamente, mentre questa settimana, nella tappa di Rabat, abbiamo deciso di partecipare solo al CSI1* per poi prender parte al Gran Prix 1*, dove ha comunque saltato molto bene.”

“Ha veramente un grandissimo potenziale, ma non esperienza – continua Alessandra – penso che nel futuro possa dimostrare il suo vero valore.”

La scelta di abbassare leggermente la difficoltà rispetto a Tetuan è strettamente legata al percorso di crescita che sta attraversando Looping.

“Per lui è la prima esperienza all’estero, non ha mai affrontato contesti del genere e non ha mai saltato davanti ad un pubblico così vasto. Questi parchi ostacoli sono molto impegnativi, lui, come ho detto prima, è ancora molto inesperto e leggermente ansioso, quindi, abbiamo deciso il cambio di categoria per tenerlo rilassato dopo il grande impegno della prima tappa.”

Qui in Marocco i percorsi si sono rivelati molto tecnici, come li hai trovati rispetto alle tue passate esperienze internazionali?

“In questa seconda tappa siamo stati fortunati, perché, abbiamo avuto Elio Travagliati come direttore di campo e possiamo dire di essere abituati ai suoi percorsi. Mentre a Tetouan è stato un po’ più complesso, con un campo di dimensioni ridotte e veramente tantissimo pubblico, però per Looping è stato positivo saltare in quel contesto, per la sua crescita.

Tornando al tuo percorso, con quanti cavalli stai lavorando in questo momento?

“In questo momento ho due cavalli in attività, e il mio cavallo storico che ho deciso di tenere al paddock, in pensione. Looping è sicuramente quello in cui credo di più ora, è indietro con il lavoro, ma migliorerà di gara in gara, ne sono certa. Oltre Looping, ho anche una puledra di cinque anni, che ovviamente è rimasta a casa perchè non è pronta per un Tour di questo genere.”

Che programmi hai dopo il Marocco Royal Tour?

“Dopo il Morocco Royal Tour, faremo 2-3 settimane di pausa, poi andremo a Cattolica per un concorso internazionale. Quando Nico Lupino andrà a Verona, io ne approfitterò per fermarmi un attimo e far ripartire la stagione dal tour di Oliva a gennaio, ma è tutto in fase decisionale. “

“Parlando dei cavalli – ha proseguito vorrei far crescere Looping, mentre per quanto riguarda la cinque anni che ho a casa, il mio obiettivo è provare a venderla, in modo tale da comprare un altro cavallo da affiancare al primo e rimanere comunque ad alti livelli.”

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Alessandra Bonifazi e Intrigo RS (c) Stefano Secchi

Alessandra ci ha parlato del suo cavallo storico, Intrigo RS, che ora tiene al paddock..

“Con il cavallo che ho a casa ho un legame indissolubile, l’ho preso che non aveva neanche due anni e con lui sono cresciuta moltissimo, partecipando alle gare del settore giovanile. Abbiamo affrontato due campionati d’Europa, moltissime coppe della Nazioni, Grand Prix a quattro e cinque stelle… È stato senza dubbio il cavallo della vita e quando ho visto che fisicamente non rendeva più come prima, ho deciso di regalargli la bella vita che si merita.”

Tu hai avuto un percorso di crescita constante, quando si arriva a livelli così alti è difficile gestire le emozioni?

Non sono mai stata una ragazza ansiosa – confessa la Bonifazi -, ma so quanta pressione possano mettere questa tipologia di gare. La mentalità fa molto in questo sport, anche a livello giovanile ho visto ragazzi con un potenziale elevatissimo non riuscire a dominare le loro emozioni ed andare male in gara. L’ansia va trasformata in adrenalina, se riesci a gestirla, aiuta anche il cavallo, perché nel momento in cui tu stesso riesci a mantenere la calma, di conseguenza, riesce a tranquillizzarsi anche lui. Esattamente quello che mi succede con Looping, che di per sé è un cavallo molto ansioso.”

Vorresti dare qualche consiglio ai giovanissimi che si approcciano a contesti più complessi?

“Vorrei precisare che anche io, ogni tanto, soffro la pressione, non siamo infallibili. Per chi soffre a tal punto da non riuscire ad esprimersi al meglio, suggerisco un mental coach che ti aiuti a gestire le emozioni durante i concorsi.”

Parlando, appunto, di figure che aiutano i cavalieri durante il loro percorso, c’è stato un tecnico che per te è stato fondamentale?

“Io mi sono spostata a Firenze per poter seguire Matteo Giunti. È come se lui mi avesse dato l’ultimo pezzo del puzzle per riuscire a completare il percorso giovanile ed arrivare pronta nel mondo dei senior. È stato un tecnico strepitoso, mi ha trasmesso tutto quello che poteva trasmettermi; freddezza in campo, come affrontare i percorsi, avere sempre un planning e come impostare il lavoro a casa. Mi ha formato a 360°.”

La vita di un cavaliere è veramente molto impegnativa ed ogni tanto staccare aiuta, tu come gestisci il tuo tempo libero?

“Difficilmente ho del tempo libero e le energie per dedicarmi ad altre attività, abitando a Firenze ed avendo scuderia ad Arezzo ci metto sempre un’ora ad andare ed una a tornare, quindi quando torno a casa preferisco riposare. Non ho hobby particolari, essenzialmente, quando posso, mi rilasso, e per staccare torno a Roma per vedere la mia famiglia. Se poi sono particolarmente fortunata da riuscire a ritagliarmi una settimana off, ne approfitto per andare al mare.”

Concludiamo con una nota di colore, hai riti particolari prima di un concorso?

“Non ho vezzi scaramantici particolari, se non che non indosso mai niente di nuovo – ci dice sorridendo -, oltre a questo ho la stessa frusta da quando ho 10 anni e non so come non sia ancora sparita!” scherza Alessandra.

È sempre entusiasmante vedere quanto i nostri giovani cavalieri facciano passi in avanti e siano sempre più appassionati. Alessandra Bonifazi ha deciso di trasferirsi in un’altra città pur di perseguire il suo sogno e noi di HSJ siamo lieti di potervi raccontare gli attori che rendono speciale il nostro sport.

Damiano Poggi in collaborazione con Alessandra Ceserani

© Riproduzione riservata.

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