Osteopatia equina: il trattamento del cavallo anziano

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Osteopatia equina 2

Come può l’osteopatia aiutare un cavallo anziano?
Quando si parla di osteopatia si legge quasi sempre di trattamenti per soggetti sportivi e in piena attività agonistica, ma non è sempre così.
Almeno la metà dei miei pazienti sono ormai pensionati o eseguono un lavoro leggero.
Il problema costante in questi soggetti è l’artrosi o l’artrite, che portano di conseguenza a ridurre le attività quotidiane o l’insorgere di stanchezza, affaticamento e dolori vari.
Oppure si riscontra la presenza di dolori muscolari, dolori articolari, la rigidità o perdita della mobilità articolare, cicatrici ed aderenze, disequilibri ed instabilità.
Spesso quando tratto questi soggetti emergono adattamenti e compensi che si tengono da anni anche a seguito di infortuni, traumi o posture errate protratte nel tempo.
C’è da sottolineare che più è recente il “problema” e meno trattamenti saranno necessari per rimuoverlo, più è cronico e vecchio e più dovranno essere per avere grossi miglioramenti.
Ci sono anche le eccezioni dove dopo un trattamento tutto migliora, ma è sempre bene fare delle sedute di mantenimento per tenere la situazione stabile e sotto controllo.
Il vantaggio di un trattamento osteopatico è la riduzione dell’uso di antidolorifici e farmaci in generale.
Inoltre migliora i movimenti del cavallo, riduce le tensioni muscolari e aiuta il corpo nella sua totalità a migliorare la sua capacità di adattamento tramite l’utilizzo di diverse tecniche, su misura rispetto alla condizione clinica del soggetto.
Spesso i proprietari chiedono una visita osteopatica per fare il punto della situazione del loro cavallo e verificare il loro stato di salute.
Ovviamente non si può completamente fermare gli effetti dell’età ma si può aiutare a migliorare la propria condizione, a rallentare i processi degenerativi e a prevenire l’insorgenza di ulteriori problematiche.
L’osteopatia non presenta alcun rischio per il paziente anziano: verranno scelte delle tecniche meno invasive e più dolci, tenendo in considerazione la sua storia clinica.
Come tipo di approccio prediligo sempre quello craniale e fasciale, soprattutto al primo incontro.
Non esistono tecniche dolorose ma, al contrario, la maggior parte dei pazienti durante o alla fine del trattamento mostrano una sensazione di rilassamento e piacere.
I trattamenti saranno mirati non solo alle problematiche evidenziate, ma anche al cavallo nel suo insieme.
È importante far visionare sempre il proprio cavallo, anche a fine carriera, per evitare il peggioramento precoce del suo benessere e mantenere una salute fisica duratura senza intercorrere con frequenza a farmaci.
Francesca Motta, Esperta in Osteopatia Animale | Foto Francesca Motta
HSJ

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