Nutrizione equina: I componenti analitici espressi nei cartellini dei mangimi, qual è il loro significato?

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I cartellini dei mangimi contengono una lunga serie di informazioni, spesso di difficile interpretazione. In un cartellino ci sono una serie di campi indicati, come la composizione, i componenti analitici, gli additivi e le istruzioni. Vediamo di seguito il significato dei componenti analitici, ossia proteine, grassi, fibre e ceneri.
Proteine
L’importanza di un buon apporto di proteine appare indiscussa nel momento in cui se ne elencano le funzioni: sono parte integrante di tutti i tessuti corporei (dal pelo ai muscoli), fungono da enzimi e ormoni nei vari processi metabolici, costituiscono gli anticorpi del sistema immunitario, e così via.
Sebbene il cavallo riesca a sintetizzare da sé la maggior parte dei “mattoncini” che costituiscono le proteine, ovvero gli amminoacidi, ve ne sono alcuni che devono essere necessariamente ricavati dalla dieta, e per questo noti come amminoacidi essenziali. Nel cavallo sono dieci: arginina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, triptofano e valina.
Gli amminoacidi si ottengono dalla digestione delle proteine: prima a livello gastrico e poi di piccolo intestino. In quest’ultimo avviene anche la gran parte del loro assorbimento.
Anche se i foraggi possono costituire una fonte proteica, soprattutto se di medica o trifoglio, in generale le proteine e gli amminoacidi vengono somministrati con i mangimi, che contengono al loro interno materie prime fonte di proteine (un esempio è la soia) e amminoacidi aggiunti. Nel caso dei mangimi, la qualità dell’apporto proteico dipende dalla loro digeribilità e dal contenuto in amminoacidi essenziali, che devono sempre includere lisina e metionina. Attenzione, il livello di proteina grezza in etichetta indica semplicemente la concentrazione di azoto e non dà informazioni sull’effettiva presenza di amminoacidi essenziali.
Grassi
I grassi sono noti soprattutto per essere un’ottima fonte energetica, ma svolgono una serie molto variegata di funzioni: dal trasporto di vitamine liposolubili, all’essere precursori di ormoni e altre importanti molecole. In particolare, sono fonte di acidi grassi essenziali, che non possono essere prodotti direttamente dall’organismo e quindi sono di fondamentale importanza per il cavallo.
I grassi vengono digeriti a livello gastrico e di piccolo intestino e quindi trasportati a muscoli, fegato o tessuto adiposo, a seconda delle necessità di utilizzo o stoccaggio.
Le fonti più comuni di questo macronutriente sono gli oli (di mais, soia, girasole, cocco, palma, ecc.) e le granelle (soia, girasole, lino, ecc.). Nel cavallo la digeribilità dei grassi varia a seconda della fonte: nei foraggi hanno una digeribilità del 55%, mentre negli oli la percentuale sale al 100%.
Fibra
La parte fibrosa della pianta è digeribile dal cavallo grazie ai miliardi di batteri presenti nel grosso intestino. Qui, le fermentazioni batteriche permettono di digerire la fibra, producendo i cosiddetti acidi grassi volatili (propionico, acetico e butirrico sono i principali) che, attraversata la parete intestinale, entrano in circolo per essere usati subito come fonte di energia o immagazzinati e utilizzati successivamente. La fibra contribuisce anche a nutrire la popolazione microbica del grosso intestino ed è importante fornire fibra di buona qualità per preservare il corretto funzionamento intestinale. Pascolo e fieni (di leguminose o graminacee) devono esserne la fonte principale, arrivando a coprire il 50-100% dei fabbisogni energetici. Tuttavia, la fibra si può trovare anche in altri prodotti, come nella crusca di riso o frumento, nelle polpe di barbabietola e nelle buccette di soia.
Ceneri
Le ceneri indicano la quantità di integrazione che è presente in un mangime e sono composte da macroelementi, come calcio, fosforo, magnesio e sodio, e microelementi, come iodio, ferro, manganese, selenio, zinco e rame, detti anche oligoelementi, oltre alle vitamine. Una condizione di squilibrio di questi elementi può determinare una condizione di malnutrizione generale del cavallo, inficiando nell’omeostasi dell’organismo. Proprio per questo è molto importante l’utilizzo dell’integrazione nella razione giornaliera.
È importante conoscere il significato dei componenti analitici, perché aiutano a capire cosa stiamo somministrando al nostro cavallo. Ovviamente non è il solo campo da considerare e non sono l’unico aspetto che indica la qualità di un prodotto, ma aiutano nella valutazione complessiva, diventando un ottimo metodo per confrontare prodotti simili di aziende diverse.

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