Il legame tra istruttore e allievo: intervista a Ignace Philips e Giulia Picotto

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Team Picotto ICT 2024: Shane Breen, Ignace Philips e Giulia Picotto

Nel mondo dell’equitazione la relazione tra istruttore e allievo, fondata su una profonda fiducia e sul rispetto reciproco, è di fondamentale importanza. In un’intervista esclusiva, horseshowjumping.tv ha avuto il privilegio di parlare con Ignace Philips, cavaliere internazionale di origine belga e istruttore di grande esperienza, e con la sua promettente giovane allieva, Giulia Picotto.

Giulia Picotto e Ignace Philips durante la ricognizione di percorso dell'ICT
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Giulia Picotto e Ignace Philips (c) Sergio Isler

Come tutto è iniziato

L’incontro tra Ignace e Giulia ha segnato l’inizio di un percorso straordinario: “Conoscevo Ignas per la sua reputazione.” ci ha detto Giulia. “Man mano che avanzavo di categoria, sentivo parlare di lui come un eccellente istruttore, soprattutto con i giovani cavalieri, per i numerosi successi che aveva ottenuto con loro. Così ho deciso di fare uno stage con lui e è stato proprio lì che mi sono appassionata al suo approccio tecnico e al modo in cui gestiva la scuderia. Alla fine, ho deciso di restare e di lavorare con lui.”

Il feeling tra Ignace e Giulia è stato immediato. Ignace, riflettendo sulla sua soddisfazione come istruttore ha sottolineato: “Giulia è un’allieva molto particolare. Io come istruttore ho alcuni principi di base, non posso farne a meno: in primis c’è il rispetto per il cavallo e già in partenza con Giulia questo è stato immediatamente un punto di incontro perché lei ama il suo cavallo e non vorrebbe mai fargli un torto.”

Giulia Picotto ci ha raccontato come la sua passione per l’equitazione abbia radici profonde; nonostante nessun membro della sua famiglia fosse coinvolto nel mondo equestre, la sua innata passione per gli animali ha infuso in lei un interesse naturale verso il mondo dei cavalli, rendendo il suo avvicinamento all’equitazione un passo spontaneo e inevitabile: “La mia passione per l’equitazione è iniziata da piccolissima, ho sempre amato gli animali per cui il fatto di cominciare ad andare a cavallo è stato abbastanza naturale” ha raccontato.

Se dovessi individuare un momento preciso che ha dato il via a tutto, basandomi sui racconti dei miei genitori, sembrerebbe che tutto sia iniziato durante una vacanza in Trentino, quando loro mi hanno messo letteralmente in sella a un pony”.

Con il tempo le competizioni sono diventate una routine nel percorso di Giulia, che ha trasformato la sua passione in una professione.

Ignace e Giulia Picotto 2
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Giulia Picotto e Ignace Philips (c) Sergio Isler

Ignace, elogiando le qualità di Giulia, ci ha detto: “Io lavoro particolarmente sull’autostima degli allievi in vista dell’attività agonistica. Con Giulia ho trovato di nuovo la porta aperta perché è una ragazza che nella vita non è di poco talento, studia bene, fa l’università, insomma è intelligente e ho trovato le basi su cui lavorare. Quest’anno le vittorie non le conto sulle dita delle due mani.”

Il binomio vincente: Armani Z e Giulia Picotto

Il rapporto tra cavaliere e cavallo è fondamentale per ottenere risultati di successo, il percorso di Giulia nel mondo dell’equitazione è stato segnato dallo straordinario legame con Armani Z: “Posso dire che lui è veramente il cavallo della vita, fino ad ora. E’ dolcissimo, in gara diventa un leone, però quando è a mano è veramente affettuoso. È stato lui a segnare i passi più significativi della mia carriera sportiva, portandomi dalle prime 120 e 125 fino ai gran premi. Sono ormai quattro anni che lo monto, e all’inizio la nostra sintonia non era così evidente. Abbiamo incontrato diverse sfide lungo il nostro percorso, ma oggi non riesco nemmeno a credere quanto sia cambiato il nostro rapporto.”

Ignace Philips ha svolto un ruolo fondamentale nel creare questa sintonia tra Giulia e Armani: “devo ringraziare molto Ignace” ha detto Giulia, “è stato lui che mi ha portato a trovare questo feeling con Armani, a trovare il metodo giusto affinché diventassimo un tutt’uno. Questo è assolutamente da dire.”

Giulia Picotto e Armani 2
Il legame tra istruttore e allievo: intervista a Ignace Philips e Giulia Picotto 9

La relazione tra istruttore e allievo non riguarda solo la tecnica, ma anche il sostegno emotivo.

Trovo che la strategia vincente sia quella di semplificare l’approccio allo sport e al rapporto tra cavallo e cavaliere. Rendere le cose più semplici e basilari può portare a risultati migliori. L’importante è capire il punto di vista del cavallo e fornirgli input chiari, in modo che comprenda il suo ruolo e si senta motivato a fare del suo meglio. L’obiettivo principale diventa quindi la relazione tra cavallo e cavaliere, piuttosto che le medaglie. Se poi quelle arrivano…tanto di guadagnato! Quando il cavallo desidera fare del suo meglio per il cavaliere, quella è la vittoria più grande. Quando un cavaliere è in una situazione di ansia e stress e il cavallo va contro le sue volontà, è anche inutile andare in gara, secondo me” conclude Ignace.

Giulia Picotto e Armani
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Giulia Picotto e Armani Z (c) Sergio Isler

Il successo del Team Picotto all’Italian Champions Tour

La partnership tra Ignace Philips e Giulia Picotto dimostra che, con dedizione, passione e una guida adeguata, si possono raggiungere traguardi straordinari. Recentemente, infatti, il Team Picotto, sponsorizzato da U black, ha ottenuto un notevole successo: nella prima tappa dell’Italian Champions Tour, tenutasi lo scorso weekend all’Arezzo Equestrian Center, Giulia Picotto e il cavaliere di fama internazionale Shane Breen hanno concluso con un ottimo terzo posto nella classifica generale.

Ignace ci ha detto: “Io sono rimasto stupito da quanti media c’erano intorno all’Italian Champions Tour. Abbiamo trovato un ambiente molto competitivo, una competizione certamente sana, ma molto forte… era come andare a fare una Coppa delle Nazioni. Una bella sensazione. E poi quando Giulia ha finito con due prestazioni del genere, non potevamo che essere più felici.”

Picotto Team
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Giulia Picotto e Shane Breen (c) Sergio Isler

Riguardo l’esperienza fatta all’ICT, Giulia ci ha raccontato: “È stato bellissimo, un momento divertente, anche se sicuramente molto competitivo…molto più di quanto immaginassi” ha detto divertita. “C’è molta competizione fra una squadra e l’altra, però almeno dal mio punto di vista, il fatto di confrontarmi con dei personaggi del genere, con i big dell’equitazione italiana e non, è stata un’esperienza fantastica, quasi un sogno…definirei la situazione quasi surreale.”

L’importanza del team di supporto: dalla famiglia al main sponsor, U Black

In questo sport, dietro ogni atleta di successo c’è un team di supporto che gioca un ruolo cruciale nel cammino verso il traguardo, una squadra che comprende familiari, groom, tecnici, istruttori e sponsor.

Giulia Picotto ha parlato del sostegno incondizionato della sua famiglia, essenziale nel raggiungimento dei suoi obiettivi. “La mia famiglia è sicuramente il pilastro della mia carriera sportiva“, ha detto con gratitudine. “Mi supporta economicamente, ma anche emotivamente. E’ assolutamente fondamentale. I miei genitori mi seguono ovunque, mi sostengono sempre, anche quando magari non vado benissimo in gara. Loro sono sempre lì e mi danno una grandissima mano“.

Picotto Group genitori di Giulia Picotto
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Team Picotto (c) Sergio Isler

Non solo i genitori di Giulia, ma anche gli sponsor hanno giocato un ruolo determinante nel suo percorso sportivo. Alcuni la supportano dal punto di vista tecnico fornendo attrezzature di alta qualità. In particolare, Giulia ha sottolineato l’importanza del suo main sponsor, U Black, un marchio di prestigio che ha creduto in lei e le ha fornito un elemento in più per trovare la giusta motivazione a proseguire nel suo percorso.

U Black è un brand di un certo livello e mi ha dato davvero tanta fiducia. Questo mi ha permesso di trovare la giusta motivazione per andare avanti e ha rafforzato tantissimo anche la mia autostima“, ha spiegato.

Infine, Philips ha sottolineato l’importanza dell’estetica e dell’eleganza in questa disciplina.

Andare in gara vestiti con un outfit bello come quello di U Black, fa ancora più piacere“, ha commentato. “L’estetica e l’eleganza sono elementi fondamentali e caratteristici di questo sport: noi facciamo show jumping, è una disciplina vista in mondo visione, l’occhio vuole certamente la sua parte“.

Un lavoro finalizzato al benessere del cavallo: i consigli di Ignace Philips e Giulia Picotto

In questo sport, come in tutti, la strada per il successo è un percorso intricato e spesso faticoso, è quindi fondamentale tener conto dei consigli di chi ha più esperienza per poter proseguire nel migliore dei modi.

Quando le abbiamo chiesto quale consiglio darebbe ai giovani atleti che sperano un giorno di arrivare dove è lei in questo momento, Giulia Picotto ha enfatizzato l’importanza di tenere sempre al centro il cavallo. “Il cavallo deve rimanere il centro di tutto, il benessere del cavallo deve essere la cosa principale. Quando si sale di livello si tende a pensare più al cavallo come un mezzo, ma trovo che sia fondamentale non perdere di vista il rispetto e l’amore per il nostro compagno, senza il quale tutto questo non sarebbe possibile.”

Ignace ha aggiunto un pensiero saggio, incoraggiando i giovani atleti ad informarsi sull’equitazione moderna e a seguire una via costante nel percorso sportivo. “Bisogna seguire una linea chiara e perseverare“.

Quando parla di “seguire una linea”, Philips si riferisce alla necessità di avere una strategia ben definita e di non cedere alla tentazione di cambiare continuamente metodo quando si incontra una difficoltà. Spesso, specialmente tra i giovani atleti, c’è la tendenza a cambiare programma o istruttore troppo facilmente, anziché impegnarsi in modo costante nel processo di apprendimento. Questo comportamento può portare a risultati instabili.

Anche se siamo in un’epoca dove l’impazienza spesso trionfa, bisogna invece cercare di essere pazienti, costanti, attenti e determinati… tutti elementi essenziali per l’apprendimento e per migliorare”.

Picotto Team 2
Italian Champions Tour 1° tappa Arezzo Equestrian Centre – Team Picotto (c) Sergio Isler

Ogni cavallo ha il suo ritmo di apprendimento e richiede tempo per sviluppare al meglio quelle che sono le sue potenzialità. Inoltre, evidenzia che il lavoro sulle basi è fondamentale e spesso trascurato. Senza una solida fondazione, è difficile progredire e ottenere risultati significativi.

A tale proposito, Ignace fa un appello alla tradizione e alla cultura dell’equitazione italiana, sottolineando che nel nostro paese ci siano grandi maestri di altissimo livello che possono essere presi come esempio. Infine, ha richiamato la tradizione e la storia, ricordando che l’Italia è la culla dell’equitazione moderna, “parte tutto da Caprilli” ci ricorda.

Da questa intervista emerge chiaramente come il rapporto tra istruttore, allievo e cavallo sia alla base del successo, nonostante l’aiuto ed il supporto della squadra di tecnici, sponsor, famiglia e sostenitori sia altrettanto fondamentale per una buona riuscita personale e professionale.

A.Ceserani

Foto (c) Sergio Isler

© Riproduzione riservata.

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